La decisione potrebbe venire dopo i numerosi fatti dovuti alla fatica operazionale dei piloti.

La DGCA autorizzerebbe questi turni di riposo controllati solo sotto precise condizioni, durante la crociera, su voli di oltre tre ore e con delle responsabilità aggiuntive da parte del pilota e degli assistenti di volo di turno.
Tutto ciò è già stato implementato da tempo in altre parti del mondo per contrastare la fatica operazionale: USA, Europa, Canada, Hong Kong e altri ancora introdussero norme simili dopo lo studio della NASA del 1992 che dimostrò che i piloti mostravano una migliore capacità di reazione dopo un breve riposo in una fase non critica del volo.
La proposta della DGCA prevede che i turni di riposo non superino i 40 minuti, seguiti da altri 20 minuti per rientrare pienamente nelle proprie funzioni; che entrambi i piloti siano seduti al loro posto con tutte le cinture allacciate e che il sedile del pilota che sta riposando sia in posizione completamente arretrata; che durante tali turni un assistente di voli sia responsabile di controllare ogni 30 minuti di giorno e ogni 20 minuti di notte che il pilota attivo sia effettivamente sveglio; che la decisione ultima per stabilire quando le circostanze di volo permettano di effettuare dei turni di riposo (condizioni meteorologiche, rotta o altro ancora), sia delegata al Comandante.
E' noto che i limiti orari di volo per i piloti indiani siano meno restrittivi rispetto a quelli dei loro colleghi americani ed europei; molti piloti indiani hanno riferito in maniera confidenziale al TimesOfIndia.IndiaTimes.com che molti tra loro
già organizzano dei turni di riposo (non autorizzati) durante i voli, e quindi la nuova normativa sarebbe più che ben accetta.
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