"Quando avrai provato l'emozione del volo, una volta a Terra camminerai con lo sguardo rivolto verso il cielo perchè la sei stato e la agogni a ritornare."

Leonardo da Vinci

domenica 12 maggio 2013

Dal 1° Ottobre Emirates lancia un volo giornaliero Milano - New York

Ma Alitalia si mette di traverso e scrive una lettera all'ENAC (Ente Nazionale Aviazione Civile).

Sul sito di Emirates, nella sezione news, c'è un bell'articolo dell'8 aprile 2013 dedicato all'argomento  in cui si annuncia che la compagnia aerea degli Emirati Arabi lancerà il nuovo servizio Milano Malpensa - New York a partire dal 1° Ottobre 2013. L'ENAC ha dato la sua
autorizzazione per un tempo di 18 mesi, secondo il principio della 5^  libertà dell'aria per cui una compagnia aerea può collegare due nazioni estere se il volo ha origine o termina nel proprio paese; in questo periodo Emirates dovrà dimostrare che l'economia italiana, l'aeroporto, l'esportazione ed il turismo trarranno vantaggio dalle sue operazioni.
I biglietti sono già acquistabili anche online ed il prezzo di partenza tutto compreso per andata e ritorno è di circa 567,00 Euro, un prezzo decisamente concorrenziale vista anche l'alta qualità del servizio offerto da Emirates che intende operare il volo con uno dei tre Boeing 777-300-ER che giornalmente collegano Milano Malpensa a Dubai. La configurazione sarà di 8 posti di First Class, 42 posti di Business Class e 310 posti di Economy Class.
A rovinare l'entusiasmo di SEA Aeroporti di Milano per l'accordo è però arrivata il 24 Aprile una lettera dai vertici Alitalia indirizzata all'ENAC con la richiesta di visualizzare tutta la documentazione relativa alla concessione data alla compagnia aerea araba, il che lascia presupporre che la nostra compagnia di bandiera si possa mettere di traverso e dia battaglia legale per far ritirare l'autorizzazione data.
La paura è evidentemente quella che Emirates stia compiendo il primo passo verso la traformazione di Malpensa nel suo hub europeo, vista anche la partnership per i "Skywards members" con EasyJet, la prima compagnia operante proprio sull'aeroporto varesino.
Ma se EasyJet è la prima compagnia operante su Malpensa è proprio perchè Alitalia nel 2008, in piena crisi aziendale, abbandonò lo scalo lombardo che, a distanza di anni e nonostante gli sforzi, nel 2012 non ha raggiunto i 19 milioni di passeggeri quando ne faceva più di 24 milioni nel 2007.
E' chiaro quindi che ad un passeggero possa sembrare assai strana e forse anche un po' presuntuosa la mossa di Alitalia, considerando anche il fatto che Emirates ha appena investito 2,5 milioni di Euro a Malpensa per una launge extra-lusso dedicata ai propri passeggeri.
Ma dalla parte di Alitalia si schiera anche Assareo, l'associazione nazionale vettori ed operatori del trasporto aereo: "La decisione di consentire a compagnie come Emirates, che già godono di notevoli vantaggi di costo, di operare voli legittimamente riservati dai trattati internazionali ai vettori italiani, comunitari o dei paesi di destinazione, rappresenta l’ennesima gravissima penalizzazione per le compagnie aeree nazionali”. E in questo momento di crisi l’apertura a Emirates “rappresenta un grave danno all’industria nazionale”. Per questo Assaereo, “allo scopo di tutelare l’integrità del trasporto aereo nazionale e dei relativi livelli occupazionali, invita vivamente Enac ad operare un ripensamento sulla materia”.
Certo non è facile dire chi abbia ragione e quale sia la scelta giusta da fare, ma questo è l'ennesimo problema che si pone nel variopinto panorama del trasporto aereo italiano. E la domanda che sovviene, vista l'importanza strategica ed economica di questo settore è la seguente: qual'è la strategia nazionale nell'organizzazione del trasporto aereo? O meglio ancora: c'è una strategia? Ai posteri l'ardua sentenza.



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