E' capitato a molti piloti, compreso il sottoscritto, di venire disturbati da un raggio laser che qualcuno puntava proprio verso l'aereo; succede più spesso durante la fase di atterraggio, in cui il muso del velivolo ha un assetto a scendere ed è quindi più facile da puntare.
Il fatto non è da sottovalutare dal punto di vista della sicurezza: in particolari condizioni, infatti, può creare un disturbo reale in cabina di pilotaggio; purtroppo non è quasi mai possibile individuare chi compie queste azioni.
E' invece stato identificato chi, nel Novembre 2011, aveva disturbato, proprio con un puntatore laser, un elicottero dei carabinieri impegnato in un blitz antidroga. In seguito ad una complessa indagine, Andrea P. di Torino era stato accusato dal pm Gianfranco Colace di tentato disastro aviatorio ed era stata chiesta per lui una pena di 2 anni di carcere.
Il giovane si è difeso dicendo che si trattò solo di un gioco ed è stato assolto dal gup Francesca Firrao in quanto non poteva sapere dei rischi che stava facendo correre ai piloti mentre dalla sua finestra giocava con un puntatore laser.
Sicuramente 2 anni di carcere sembrano una pena esagerata per un atto quale quello sopra riportato, tuttavia sembra incredibile che un ragazzo di 27 anni venga giustificato in questo modo dopo aver messo a rischio un elicottero dei carabinieri. Un invito a non assumere la responsabilità delle proprie azioni.
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