L'acronimo è già di per sé significativo. Si chiama AVOID: Airborne Volcanic Objects Identifier and Detector. Ed è il nuovo sistema che EasyJet vuole sperimentare per individuare le pericolose nubi vulcaniche, attualmente non rilevabili da alcuno strumento presente a bordo.
AVOID si basa su di un sistema a raggi infrarossi, già in sperimentazione negli USA dalla USAF, in grado di individuare le nubi vulcaniche a distanze anche superiori ai 100 km, con un angolo di azione
di 33° e la possibilità di ottimizzare lo strumento su cenere, anidride solforosa (SO2) o entrambi grazie ad algoritmi discriminanti dello spettro infrarosso.
di 33° e la possibilità di ottimizzare lo strumento su cenere, anidride solforosa (SO2) o entrambi grazie ad algoritmi discriminanti dello spettro infrarosso.
L'esperimento avverrà il prossimo agosto, con la partecipazione di Airbus e Nicarnica Aviation, titolare del marchio AVOID. Alla quota di 30000 piedi un'aereo rilascerà una tonnellata di ceneri vulcaniche e verrà seguito da un altro aereo con installato il nuovo sistema di individuazione delle nubi vulcaniche.
L'investimento promosso da EasyJet diventa chiaro alla luce di quanto accaduto un anno fa', quando il vulcano islandese Eyjafyallajökull portò alla cancellazione del 12% dei voli europei di aprile 2012 e alla perdita di qualche miliardo di dollari proprio perché non c'era nessun tipo di strumento simile disponibile per i piloti. Ora non ci resta che aspettare l'esito di questo interessante esperimento.
Nessun commento:
Posta un commento
Puoi inserire un commento o una domanda. Risponderò quanto prima.